Sunday!

Sunday!
...sunday?

Searchin' for a Sunday.

domenica 29 agosto 2010

A volte ritornano, i ciccioni con la camicia a quadri.

Cose come la noia, come l'università. A breve l'iscrizione alla specialistica e dinuovo i treni stipati, e sporchi, e le mattine fredde. Ormai l'esatate è finita e si è riportata all'inferno la Festa della Radio, i festival tutti accavallati uno sopra l'alro e quelle sere che non hai per niente voglia di uscire, e te ne staresti a casa a guardare un film e mangiare schifezze, ma è estate e stare a casa ti fa sentire una sfigata. Poi stai a casa lo stesso, che tanto fa. E ti deprimi pensando che la tua vita è un collage di arrivi e partenze continui, che presto o tardi saranno dinuovo tuoi anche se non hai per niente voglia e vorresti solo startene sul divano e dormire senza sensi di colpa e ti penti di non aver fatto almeno una settimana al mare anche se le tue vacanze sono state fantastiche, e infondo è solo perchè hai voglia di lamentarti.
E a proposito di vacanze, ho dimenticato di aggiungere, nei post precedenti, che tra la fuga in Croazia e la settimana a Dublino sono riuscita ad infilare un giorno a Francoforte, per riuscire a portare Andre ad un concerto degli Indelicates. Che in Italia non suonano mai, perchè l'unica volta che ci sono stati è stato un incubo (esatto parole del sig. Simon Indelicate, non roba mia). E così, per obliterare il biglietto della stanchezza felice solo andata, il nostro viaggio è stato: Bergamo-Francoforte-Dublino-Treviso-Mestre-Brescia.
Gran concerto, co
munque. Ne è davvero valsa la pena. Eravamo circa 20 persone, tra cui una ragazza sbronza e amante dei cani, e un ragazzo timido con un cappello nero, che è salito sul palco per suonare la tromba, e fra il pubblico c'era suo padre, con i sandali e i calzini bianchi e gli occhi orgogliosi come i padri dei film che fanno la mattina su Italia1. Ed è incredibile, ma non sono così brutti come sembrano in fotografia (gli Indelicates. Non i padri dei film).
Io, come al solito, sono uscita dimmerda. Ma non ho voglia di rispettare la tradizione e censurare questa fotografia. Naturalmente io sono il ciccione con la camicia a quadri.
Ok.
Cazzo, io mi sento un ciccione con la camicia a quadri DENTRO.