Sunday!

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Searchin' for a Sunday.

sabato 12 giugno 2010

Rimpatriate più o meno musicali

Un po' mi vergogno , per non aver postato per diverse settimane di fila .
Dovrebbe essere l' ennesima riprova della mia scarsa attitudine a mantenere gli impegni , l'entusiasmo alto e tutto quel che consegue di solito dai miei grandi progetti tuttofumonientearrosto.
Ma il fatto e' che come la mia stimata collega sa , mi sono dovuta dedicare a impegni ben piu' impellenti , come salvare me stessa da me stessa .
E alla veneranda eta' di ventitre' anni insomma , richiede un bel po' di tempo e di sforzo e di concentrazione . Energie positive e lunghissime e sudatissime esposizioni prolungate al sole , rotolarsi nei prati , viaggi in macchina , tanto per intenderci .
Mi sembra di andare alla grande , anche se a dirlo dovrebbero essere quelle persone che sottopongo giornalmente a quello che trivialmente amano chiamare smarronamento .
Studio con profitto e prendo un'orribile cotta per Tony Richardson , su cui sto scrivendo un'improbabile tesi di laurea . D'altronde l'orribile cotta per il buon Tony ce l' ha anche la mia relatrice , e lei di anni ne ha ben più di ventitrè . Ed e' in formissima , abbronzatur artificiale a parte .
Per il resto , per venire a quello che dovrebbe essere il succo di questo blog , il gossip nel suo piu' alto connubio con la musica , questo e' stato un mese di rimpatriate in tutti i sensi .
O quasi tutti , cioè , non ho fatto nulla di sconveniente .
Anche io ora posso recensire un concerto di Langhorne Slim . Non che prima non potessi , dato il maniacale numero di volte in cui l'ho visto live , ma prima non avevo il blog , solo amici da convertire .
E insomma , Slim non mi delude mai . Deludente e' invece il pubblico , sempre rigido e sospettoso verso qualcuno che si prende effettivamente la briga di scendere dal palco per chiederti di ballare .
Data la mia assidua presenza ho avuto voce in capitolo nella set list , ormai arrugginita dai troppi jet lag e dalla dieta mediterranea , e cosi' mi sono potuta sentire finalmente Spinning Compass dal vivo , oltre a portarmi a casa lo splendido promo di City Lake di Bing and Ruth e innumerevoli gelati e bicchieri di vino , in cambio di un'imbarazzante dichiarazione sulla mia presunta felicità cosmica che e' stata prontamente annotata su uno scontrino autostradale , a perenne monito .
Poi c'e' stata un' altra gradevole rimpatriata , con persone a me ben piu' vicine geograficamente .
Il gruppo arroganza quasi al completo si e' trovata al Lio , quel posto che frequenterei volentieri se fosse in un altro posto . Non a Brescia insomma . Abbiamo dato quasi dico quasi il nostro meglio
sparlando dei brutti vestiti e delle brutte scarpe , dei brutti film , dei brutti attori francesi .
Last but not Least , il MiAmi .
Ora , chi mi conosce sapra' i pregiudizi che nutro verso la musica italiana . Verso la cosiddetta musica indipendente italiana . Per non parlare di quelli che nutro nei confronti di Milano .
Insomma , cocktail esplosivo di preconcetti . Nemmeno troppo pre , per la verita' .
Ma visto che pregiudizi nei confronti degli Aucan non ne ho , e visto le sporadiche occasioni che ho di vedere il mio ragazzo , andiamo al MiAmi , andiamo a Milano .
Gli Aucan bravi , e pure belli , a quanto dice C.Pastore . E lo dico anche io . Soprattutto il batterista . Il mio ragazzo . Gli altri gruppi meno bravi , meno belli .
Per fortuna c'è un ' altra rimpatriata in arrivo , con quella bella ragazza con gli occhi da gatto che ora dipinge e tutto quel che ne consegue che ho conosciuto dell'età piu' antiestetica che una ragazza possa attraversare nell'esoticissima San Diego , e a cui credo di aver promesso una collaborazione per l'esportazione della cultura Dantesca negli Usa .
In coda per il cesso chimico realizzo che sul palco principale Nada sta cantando ''Sembra un angelo caduto dal cielo , etc etc '' . Gran pezzo mi dico , e canto per non pensare alla mia povera vescica .
Il tutto si sarebbe dovuto concludere con il concerto dei Ruby Suns qui , in zona quartier generale ,
allo student festival di Padova . Ma la band non e' arrivata , e al loro posto ha suonato un duo francese a cui non ho prestato attenzione . C'erano troppi amici , compleanni da festeggiare , combat wine , e corse lungo gli antichi bastioni e cinture di Orione da indicare approssimativamente nel bel cielo umidiccio di giugno .
In arrivo xiu xiu e larkin grimm , e gli esami , e sciami di zanzare .

martedì 8 giugno 2010

Pixies@Ferrara sotto le stelle. Ovvero: siamo italiani e loro sono grassi.


Nella mia vecchia camera da letto c'è un pixies appeso per i piedi: un folletto con le orecchie lunghe e un buffo cappello, un pixies. Si chiama Surfer Rosa ed è lì da un Natale di quando avevo 16 anni.
Ho comprato il biglietto per i Pixies a Gennaio, o meglio, mi sono fatta regalare da mio fratello il biglietto per i Pixies a Gennaio. Io 40euro non me li potevo permettere, porca troia.

Ho aspettato 6 mesi e alla fine è arrivato, ed è passato, il 6 Giugno 2010: Pixies@Ferrara sotto le stelle, unica data italiana, prima dopo anni.

Io non ho più 16 anni e loro non hanno più l'età che avevano quando io avevo 16 anni. Sono quasi grotteschi: sembrano la versione r'n'r della famiglia Bradford. Polo e magliette a mezze maniche, pance non indifferenti e capelli bianchi. (Dove ci sono capelli, naturalmente). Insomma: non sono molto cambiati da come me li ricordavo.
Piazza Castello era così dannatamente piena che per riuscire a respirare dovevo mettermi in punta di piedi.

Il concerto è stato pazzesco. Da farti smettere di chiederti perchè i Pixies sono diventati un'icona.
Francis Black ha gli anni che ha, ma ha vacillato solo su Broken Face (ecchcazzo), e cercava di tirar fiato a fine concerto allungando i ritornelli di Where is my mind.
Kim Deal invece no: dall'alto della sua polo e dalla faccia materna, ha letteralmente spaccato il culo. La sua voce è rimasta totalmente invariata, e ho scoperto che l'"uuuh" iniziale di WIMM lo fa lei, senza effetti, senza nulla. Solo il microfono.





E su Here comes your Man hanno dato il meglio del meglio.

Hanno fatto tutto quello che volevo facessero.

Quasi mi commuovevo.






D'altro canto, siamo pur sempre italiani. E così il concerto si è bloccato a metà. Folla che spinge sulla transenne non fissate a terra, tizio che chiede di spostarsi indietro, soliti coglioni che insultano. Che cazzo pensavano? Pubblico composto e musica classica? Mha.